Chi ha visto Hungry hearts, l’ultimo film di Saverio Costanzo, ricorderà il personaggio di Mina, una mamma ossessionata dalla purezza del cibo con cui nutre suo figlio. La ricerca della salute attraverso la dieta quotidiana diventa per lei prima esagerazione e poi mania, tanto che il suo comportamento rischia di compromettere la crescita e la vita stessa del neonato. Dall’altra parte c’è Jude, il papà, un uomo cosciente dei rischi a cui Mina espone il bambino e che agisce in modo da ristabilire un equilibrio alimentare. L’evoluzione dei fatti nel racconto filmico rende difficile schierarsi con l’una o con l’altro, ma di certo e di condivisibile c’è che la storia raccontata è estrema, così tanto da lasciare interdetti.
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Il venditore di medicine. O sul comparaggio
Dal dizionario Treccani: Comparaggio deriva dal francese compérage a sua volta derivato da compére, cioè ‘compare’ che, al secondo posto tra le definizioni estensive figura come “chi aiuta più o meno apertamente qualcuno in una brutta azione, in un imbroglio […].” Comparaggio vuol dire accordo fraudolento.