Dopo oltre 4 anni di stop finalmente torno a scrivere di salute. Lo faccio con questo post, il primo – e probabilmente non l’unico – con un taglio personale. Penso sia doveroso per spiegare i motivi dell’assenza e le ragioni della ripresa.
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Persone, non mostri. Perché gli obesi protestano per la diagnosi di obesità mostruosa
Può una diagnosi medica essere tanto offensiva da indignare i pazienti? Sì, se l’espressione scientifica in questione è “obesità mostruosa”.

Obesità mostruosa, ma non è il caso della Ballerina alla sbarra di Fernando Botero – Flickr.com
Perché consiglio il Manuale di redazione medico-scientifica
Nella mia lista degli strumenti utili per scrivere di salute ho fatto posto al Manuale di redazione medico-scientifica – Abstract, presentazioni e poster, edito da Editrice bibliografica e che adesso è lì, tra il dizionario analogico e le brochure informative prese in farmacia e negli studi medici. Il contenuto è fedele al titolo: questo libro è un vero e proprio manuale che offre indicazioni pratiche ed esempi concreti per affrontare con maggiore sicurezza i dubbi e le difficoltà che può incontrare chi si occupa di divulgazione medico-scientifica.
Brava AIRC, bella newsletter!
Siete iscritti alla newsletter dell’AIRC? Beh, dovreste. Perché offre contenuti pratici, consigli utili per la prevenzione dei tumori ed è bella. E la bellezza, secondo me, è un valore anche quando si comunica salute e scienza.
Cacciatore di opuscoli: la deformazione professionale di chi scrive di salute
Essere un web writer che scrive di salute è difficile, se fosse semplice questo blog non esisterebbe. Dopo le difficoltà iniziali ho capito che si possono imboccare due strade: seguire sul web i professionisti da cui imparare, e allenarsi a fare proprio lo stile con cui le grandi strutture ospedaliere, gli studi medici e le farmacie parlano alle persone. La prima strada l’ho già raccontata, oggi tocca alla seconda.
Salute, Google, SEO. Difficile rapporto a tre
Chi scrive di salute deve saper parlare alle persone, né più né meno di quanto debbano fare i creatori di contenuti di qualsiasi settore. Per chi scrive di salute sul web, però, ogni articolo è una sfida: riuscire a coniugare il tema medico con le regole di Google.
Tumore: un caso di comunicazione sfortunata
La scorsa settimana è stata diffusa una notizia shock che, sin dalle poche parole di un titolo, sembrava annullare decenni di studi e certezze scientifiche: il cancro dipende dalla sfortuna. Allora la prevenzione e gli esami di routine sono inutili? Certo che no! Facciamo chiarezza sulle parole usate nell’abstract di un paper su Science.
Cose di salute. Di che parlo oggi?
Ogni giorno un web writer si alza ed esclama: E mo’, che scrivo?
Anzi no. Ogni giorno un web writer di alza, apre un documento su Google drive, un taccuino su Evernote e dice: Bene, oggi scrivo della piorrea, domani tocca al morbillo. Qual è la differenza tra i due? Il primo è un web writer che improvvisa, il secondo è un professionista organizzato che ha il suo bel calendario editoriale e non conosce cosa sia il panico. Ok, sto esagerando.
Salute in rete: chi seguire per imparare?
Articolo aggiornato il 3 dicembre 2016.
Sai perché è nato Scrivere di salute? Per saperlo puoi fare un salto nella pagina progetto, ma scommetto che hai fretta quindi te lo riepilogo nelle tre domande che mi sono posta quando ho cominciato a occuparmi di questo tema per lavoro: qual è il modo migliore per comunicare la salute? Cosa studio? E soprattutto, da chi posso imparare?
Torno agli interrogativi che mi hanno spinto a cercare confronto in rete perché voglio indicare i professionisti che hanno trovato posto nel mio Feedly alla voce comunicatori medico-scientifici e che, forse, possono diventare anche i tuoi punti di riferimento.
Emorroidi. O contro il perbenismo della lingua
Questo è un post contro il perbenismo della lingua e chi mi dice che schifo, MG!
Ok, ma come scrivo emorroidi senza dirlo? Vediamo cosa si dice in rete. Continua la lettura