Pubblicazione scientifica o articolo utile?

Lo scorso 31 gennaio ho partecipato al C-come14 un convegno dedicato a copywriting, content marketing e creatività organizzato da Pennamontata.

La giornata è stata scandita dall’intervento di 8 tra relatori e relatrici che, ognuno per le proprie competenze, hanno evidenziato i diversi fattori che creano una comunicazione con i fiocchi, per dirla alla Valentina Falcinelli. Tra le relatrici c’era Luisa Carrada, una comunicatrice eccezionale e soprattutto un’esperta di scrittura professionale che, secondo me, chi scrive DEVE conoscere. Ve ne parlo perché, a un certo punto, la Carrada ha detto:

È meglio scrivere un articolo di qualità o un articolo utile? La pubblicazione scientifica di un medico sarà di altissima qualità, ma è davvero utile per l’utente che non ne capisce il linguaggio?”.

Come potete immaginare, le mie antenne si sono rizzate e ho ripensato a tutte le volte in cui mi sono trovata alle prese con articoli intrisi di medicalese e riferimenti medico-scientifici da decifrare.
In tutti quei casi, mi sono posta la stessa domanda della Carrada: devo tradurre l’articolo del dottore o limarlo giusto un po’ così il lettore ha informazioni complete? È un grosso dilemma perché:

  1. Chi sono io per rielaborare gli articoli medici? Di certo, non sono un medico.
  2. Se rielaboro le informazioni, quant’è grande il rischio di perdere per strada concetti importanti? A volte molto.
  3. L’utente apprezza di più un articolo in medicalese o un articolo in italiano? Direi la seconda.

Voi mi direte che in medio stat virtus, quindi fai una via di mezzo e va bene così. E invece no, perché tra la pubblicazione scientifica e un articolo rielaborato ci sono evidenti differenze che non possono scendere a compromessi.

Io penso che l’obiettivo da raggiungere sia comunicare informazioni corrette all’utente, e l’utente è soddisfatto se legge notizie di qualità scritte con chiarezza. La qualità non è mai messa in discussione, la chiarezza si può raggiungere pian piano, per esempio con la collaborazione dei medici ai quali si possono chiedere delucidazioni e consigli, e consultando un buon dizionario medico o un sito di qualità indubbia che possa essere di riferimento. Scopriremo, magari, che un’espressione incomprensibile si può dire con altre parole più immediate, e che alla fine potremmo pubblicare un articolo di qualità davvero utile per l’utente.
A questo punto sono curiosa di sapere come ti comporti tu e cosa scegli: una pubblicazione scientifica o un articolo utile?

La pubblicazione scientifica di un medico sarà di altissima qualità, ma è davvero utile per l’utente che non ne capisce il linguaggio?

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