Il paziente esperto: insegna la malattia ai medici, la racconta al passato favorendo la richiesta di cure

Ultimamente ho la sensazione che siano aumentate le iniziative che danno centralità e valore al ruolo del paziente esperto, quella persona che convive con una malattia e la conosce talmente bene da poterla insegnare persino ai medici.
O, forse, iniziative del genere ci sono sempre state ma non facevano notizia.

Ma facciamo un passo indietro: chi è il paziente esperto?

Paziente esperto

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La medicalizzazione del linguaggio, un fenomeno crescente

Le parole creano mondi, si dice, e così è.

Pensiamo al cosiddetto medicalese: il linguaggio specialistico usato dai medici compreso appieno solo da altri medici e, per questo, fautore di un immaginario che, per secoli, ha collocato i professionisti medico-sanitari tra gli specialisti più rispettati e autorevoli.

Un tempo, andare dal dottore era l’unica occasione per sentire termini medico-scientifici altrimenti assenti in altri contesti quotidiani.

Oggi la tendenza sembra aver subito un’inversione. Le parole del medicalese sono uscite dagli studi medici per farsi strada tra i profani fino a diventare comuni e (abbastanza) comprensibili a tutti (o quasi). Non più relegate alla diagnosi e alla terapia, i vocaboli della cura specialistica sono diventati alla portata di tutti, pronti per essere usati in contesti e da persone così lontani dal mondo medico da subire spesso uno slittamento semantico.

Medicalizzazione della lingua

Medicalizzazione della lingua

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Andiamo a concepire. Perché la comunicazione del Fertility day è un flop

Sin dall’inizio del suo mandato per il Governo Renzi, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha messo in chiaro il tema che le sta a cuore: il calo demografico. Da qui l’obiettivo di attuare un piano nazionale per educare alla prevenzione della fertilità e incentivare nuove nascite. Il risultato è la campagna di comunicazione per il Fertility day del 22 settembre 2016 che, a giudicare dagli articoli dedicati al tema e dalle conversazioni sui social network ha centrato un solo obiettivo: tutti ne parlano, malissimo. Perché?

Fertility day

Fertility day

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Pazienti si nasce o si diventa. Quali competenze digitali per comunicare col medico

Ci sono malattie che si manifestano alla nascita e altre che arrivano nel corso della vita. Che si nasca o si diventi, essere un paziente costringe a conoscere la propria malattia e a imparare come relazionarsi al medico.

eHealth: comunicazione medico-paziente

eHealth: comunicazione medico-paziente – andreasilenzi.net

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Due chiacchiere con Giorgio Bert, co-fondatore di Slow medicine

Benritrovati! Dopo la pausa delle feste di Pasqua tornano i post di Scrivere di salute. Oggi condivido con voi la piacevolissima chiacchierata fatta con il Dott. Giorgio Bert, medico e docente universitario da anni impegnato a sostenere e diffondere le medical humanities. In questa intervista scoprirete una persona dall’entusiasmo contagioso e un professionista impeccabile. Buona lettura, vi aspetto nei commenti.

Dott. Giorgio Bert

Dott. Giorgio Bert

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Più che di salute, parliamo di malattia

C’è un modo infallibile per parlare di salute: parlare di malattia.
Anche l’acciacco improvviso e un disturbo insistente possono diventare malattia se, un giorno dopo l’altro, il pensiero è sempre lì e lo si condivide con un famigliare, un vicino di casa, uno sconosciuto sul tram.

Parlare di malattia e salute

Parlare di malattia e salute – Charlie Foster

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#Buongiornoiosono piacere di conoscersi

Per conquistare la fiducia della persona assistita basta poco, per esempio presentarsi dicendo il proprio nome, così il paziente conosce la persona al di là del medico. #Buongiornoiosono è un ottimo inizio.

#Buongiornoiosono Iniziativa Slow Medicine in Italia

#Buongiornoiosono Iniziativa Slow Medicine in Italia

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La malattia è una storia da raccontare

Una mia cara amica dice che riesce a scrivere solo quando è triste, perché quando tutto va bene non c’è tempo di fermarsi a mettere in ordine i pensieri: bisogna vivere le belle emozioni. Eppure, nella paura e nel disorientamento più profondo vivono tante storie che aspettano di essere ascoltate. Penso alla malattia, per esempio.

Condivisione e vicinanza - Medicina narrativa

Condivisione e vicinanza nella malattia con la Medicina narrativa. Michael Jastremski su Openphoto.net

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La vita inattesa della malattia

Una vita inattesa da vivere tutta. Potrebbe essere questa la sintesi di due progetti correlati di digital health e Medicina narrativa. Sto parlando di Viverla tutta promossa da Pfitzer e de La vita inattesa edito da Rizzoli-Lizard. Cos’hanno in comune? Entrambi nascono dalle storie di malattia.

La vita inattesa

La vita inattesa. Grafic novel edito da Rizzoli-Lizard

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Cliente, paziente, persona. Il senso delle parole in sanità

Mi piace conoscere il significato vero delle parole, quello ancorato all’etimologia e non solo quello che, per convenzione, riconosciamo in un linguaggio condiviso. Per questo mi ha soddisfatto la lettura di Cliente, paziente, persona. Il senso delle parole in sanità. Il breve libro scritto dal Dott. Marco Gaddes da Filicaia esplora la ricchezza semantica del linguaggio sanitario e rivela sfumature di senso inattese, come quelle che coinvolgono l’aspetto etico e morale della professione medica.

Cliente, paziente, persona. Il senso delle parole in sanità

Il libro del Dott. da Filicaia edito da Il pensiero scientifico editore – Collana Graffiti.

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