Salute, Google, SEO. Difficile rapporto a tre

Chi scrive di salute deve saper parlare alle persone, né più né meno di quanto debbano fare i creatori di contenuti di qualsiasi settore. Per chi scrive di salute sul web, però, ogni articolo è una sfida: riuscire a coniugare il tema medico con le regole di Google.

Rapporto dal difficile equilibrio - Jean su Flickr

Rapporto dal difficile equilibrio – Jean su Flickr

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La vita è ora! Bea lo sa

Quando è nato questo blog ho pensato che la medicina narrativa vi avrebbe occupato un posto importante per capire come si riesce a superare la malattia anche grazie al web. Avrei voluto aspettare ancora un po’ per parlarne, ma La vita è ora! e Beatrice non può aspettare.

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Pubblica, blogga, Twitta. Essere scienziati al tempo dei social

Stai leggendo il primo guest post di Scrivere di salute, e io ne sono molto contenta anche perché questo articolo è frutto di una conoscenza nata online, sui social network, per essere precisi su Google Plus. Lo ha scritto Andrea Robotti, un redattore scientifico approdato sul web dopo anni di studio e lavoro come ricercatore in ambito biomedico. Dunque: un ricercatore incontra una web writer chiacchierando su Google Plus e, dopo un +1 e un accerchiamento, nasce l’idea di raccontare per SDS Pubblica, Blogga, Twitta. Fare carriera nella scienza, il convegno tenutosi a Padova il 2-3 ottobre nell’ambito del Master in Comunicazione delle Scienze. Questo è il racconto di Andrea. Continua la lettura

TEDmed 2014 – Innovazione nella salute

Lo scorso week end a Milano c’è stato un evento che avrei tanto voluto seguire: TEDmed live 2014.
Dal 12 al 14 settembre, in esclusiva dagli USA, è stata trasmessa la diretta degli interventi di innovatori ed esperti del settore medico-scientifico sul tema della salute e delle nuove possibilità date dal web per migliorare le cure e il dialogo tra i medici, tra i pazienti e tra i medici e i pazienti. Continua la lettura

Sala d’attesa 2.0. Medici e pazienti si incontrano online

C’era una volta la sala d’attesa in cui ogni paziente, rispettoso della propria e dell’altrui privacy, aspettava in silenzio il suo turno per parlare con il medico. Le cose, però, sono cambiate: il malato ha smesso di essere passivo e ha di fatto rivoluzionato il rapporto medico-paziente grazie al web. Continua la lettura