Maternità e salute mentale: letture per accettare tutte le emozioni

È difficile che qualcuno racconti con sincerità il senso di solitudine e la fatica fisica e psicologica di essere genitore, in particolar modo madre. La narrazione della maternità è edulcorata da luoghi comuni che vogliono le mamme forti e possibilmente multitasking. La realtà è tutt’altra.

Si fatica ad accettare il binomio maternità-salute mentale eppure, se la depressione post-partum è un evento ormai acclarato, il malessere psicologico vissuto durante la gravidanza e fino circa al primo anno di vita del bambino (periodo perinatale) è oggetto di sempre più numerose ricerche scientifiche.

Se fare la mamma a tempo pieno può essere una condizione psicologicamente spiazzante anche per chi, come me, ha la grande fortuna di avere un compagno interscambiabile tanto nella gestione famigliare quanto nell’accudimento dei figli, vivere una gravidanza nel pieno della pandemia Covid-19 può aver amplificato le fisiologiche preoccupazioni e stress e aver dato il via a un profondo cambiamento di prospettive su più fronti. È ciò che ho vissuto durante la seconda gestazione.

Maternità e salute mentale

Maternità e salute mentale

Maternità: limiti, potenzialità, salute

Quando ho avuto la piena consapevolezza di dover agire per non sprofondare nella depressione, ho chiesto aiuto e ho anche trovato alcune risorse che mi hanno aiutato a non sentirmi un’aliena. Vi parlo dei libri e dei siti web grazie ai quali sono riuscita ad accettare le emozioni nette e contrastanti che stavo vivendo.

Maternità. Sheila Heti

Il lavoro di una vita – Sul diventare madri. Rachel Cusk

Maam – La maternità è un master – Che rende più forti uomini e donne. Andrea Vitullo e Riccarda Zezza

Non farcela come stile di vita – Una guida per diversamente performanti. Francesca Fiore e Sarah Malnerich 

Letture utili in maternità

Letture utili in maternità

Maternità. Sheila Heti

È difficile dire a quale genere letterario appartenga Maternità di Sheila Heti: saggio, autobiografia, pamphlet, indagine filosofica, romanzo breve. Di certo è un fitto dialogo dell’autrice con sé stessa che restituisce al lettore un’analisi intima, puntigliosa e tormentata sulla necessità reale o indotta di procreare.

Dal risvolto di copertina: ”Il desiderio di maternità è un insieme di forze contrastanti che riguarda […] uno spazio emotivo in cui convivono infelicità e speranza, realizzazione di sé e smarrimento. […] Un tema che suscita prese di posizione sempre più inconciliabili. […] Questo libro “è una disamina della procreazione dal punto di vista etico, sociale e psicologico”.

Leggerlo mi ha dato un nuovo punto di vista sulla maternità. A differenza dell’autrice, ho sempre avuto il netto desiderio di avere figli ma non mi aspettavo affatto che averli significasse anche ripensare a me stessa, spogliarmi delle mie convinzioni, mettermi in gioco, sempre. Questa lettura ha reso esplicita la complessità delle emozioni e delle scelte, cose a cui non avevo pensato.

Il lavoro di una vita – Sul diventare madri. Rachel Cusk

Sono approdata a questo libro quando la fatica dell’allattamento (31 mesi in totale con una pausa di 9 mesi tra una figlia e l’altra) cominciava a farmi desiderare la mia vita pre-mamma. La fatica si è poi trasformata in fastidio fisico: mi infastidiva nutrire mia figlia al seno, non volevo più farlo. Scrivere e rileggere queste frasi mi fa specie adesso che è tutto passato, ma nel pieno della tempesta emotiva e ormonale il mio pensiero era solo uno: smettere di allattare. Mi chiedevo anche se fosse normale pensarlo, se non fossi una mamma degenere, se non stessi impazzendo. Così ho iniziato a cercare testimonianze e libri che potessero raccontarmi storie in cui riconoscermi. Ho trovato Il lavoro di una vita – Sul diventare madri.

Rachel Cusk riporta con lucidità e costanza invidiabili le emozioni forti vissute dalla gravidanza fino al primo anno di vita di sua figlia. Ne emerge un racconto tagliente e tremendamente veritiero sulle ripercussioni fisiche e mentali che diventare madre ha (o può avere) su una donna. Leggere questo libro mi ha rinvigorita perché mi sono sentita finalmente capita e accolta: ho vissuto emozioni naturali, normali.

Maam – La maternità è un master – Che rende più forti uomini e donne. Andrea Vitullo Riccarda Zezza

Accettato anche il lato oscuro della maternità, con cuore e animo più sereni ho letto Maam – La maternità è un master, il libro che mi ha fatto considerare la maternità come un’opportunità vantaggiosa per il lavoro. Incredibile pensarlo prima che lo leggessi. A essere sincera c’è stato chi mi diceva che diventare madre mi avrebbe donato competenze di cui mi sarei resa conto solo con il passare del tempo. Ritrovare questa considerazione in un libro ricco di esempi concreti e dati scientifici beh, è stato illuminante.

Andrea Vitullo e Riccarda Zezza hanno creato il progetto Maam – maternity as a master. L’idea rivoluzionaria è stata dimostrare quanto determinate situazioni della vita possano far sviluppare skills professionali. Diventare genitori arricchisce le persone anche perché in modo naturale acquisiscono competenze ricercate in ambito lavorativo. La maternità, in particolare, dona maggiori vantaggi della paternità perché la donna prima di diventare madre vive la gravidanza, un’esperienza di profonda trasformazione fisica e neurologica.

Maam è un percorso di cambiamento in cui le competenze genitoriali diventano la base per costruire pratiche di leadership: le capacità relazionali all’ascolto, la rapidità di scelta, la gestione delle difficoltà, l’ottimizzazione del tempo. Infine, la lezione più importante: aiutare un’altra persona a esprimere il proprio potenziale per realizzarsi al meglio delle proprie possibilità. Una mamma e un papà lo fanno ogni giorno con i propri figli, perché non potrebbero fare altrettanto con i propri colleghi?

Non farcela come stile di vita – Una guida per diversamente performanti. Francesca Fiore Sarah Malnerich

La vita quotidiana è piena di ostacoli faticosi per i papà e le mamme. Come sopravvivere? Vivendo tutto con ironia e una sana risata anche se spesso amara. Siamo persone e dunque genitori imperfetti: ridiamone invece di piangerci addosso. Questa la filosofia alla base di Non farcela come stile di vita – Una guida per diversamente performanti, un libro in cui le due autrici smontano gli stereotipi sulla presunta indiscussa perfezione materna raccontando in modo ironico e inaspettato episodi di vita quotidiana. Non mancano pagine di riflessioni serie circa la difficoltà di barcamenarsi tra impegni professionali e famigliari senza perdere la propria identità a prescindere dai figli, e il riconoscimento sociale della madre come persona e non supereroina.

Una lettura solo in apparenza leggera che mi ha strappato più di qualche sorriso e mi ha convinto a seguire le avventure di Francesca Fiore e Sarah Malnerich anche sul web dove animano una community molto attiva e affiatata: @mammedimerda.

Guardando la successione delle letture mi accorgo che, senza saperlo, ho seguito una sorta di ordine terapeutico: dai dubbi alla conferma, dalla consapevolezza all’accettazione.

Per approfondire:
Mom’s Mental Health Matters
Il cervello delle mamme
Mamme di merda
Lifeed.io (Maam)

 

 

 

 

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