Perché consiglio il Manuale di redazione medico-scientifica

Nella mia lista degli strumenti utili per scrivere di salute ho fatto posto al Manuale di redazione medico-scientifica – Abstract, presentazioni e poster, edito da Editrice bibliografica e che adesso è lì, tra il dizionario analogico e le brochure informative prese in farmacia e negli studi medici. Il contenuto è fedele al titolo: questo libro è un vero e proprio manuale che offre indicazioni pratiche ed esempi concreti per affrontare con maggiore sicurezza i dubbi e le difficoltà che può incontrare chi si occupa di divulgazione medico-scientifica.

La copertina del Manuale di redazione medico-scientifica

La copertina del Manuale di redazione medico-scientifica

D’altra parte, i due autori sono professionisti della scrittura e della comunicazione medica: Tiziano Cornegliani è il medical writer che in una generosa intervista ci ha fatto conoscere i dettagli di questa figura professionale preziosa eppure sottovalutata in Italia; Cristina Rigutto è la comunicatrice scientifica esperta di strategie di comunicazione integrata e docente di comunicazione scientifica, visiva e web che seguo sia sui social network che sui suoi vari blog. Di entrambi c’è da fidarsi.

Il Manuale di redazione medico-scientifica visto da vicino

Il Manuale è costituito da 178 pagine e si divide in due sezioni. La prima parte, a cura di Tiziano Cornegliani, si focalizza sul lavoro di redazione e traduzione dei testi medici: come scegliere le fonti, usare le abbreviazioni, tradurre i nomi delle patologie, formattare il testo. È una sezione molto utile sia a chi scrive su carta, sia al web writer e sia, infine, al traduttore. In queste pagine emerge tutta la competenza e la professionalità di Tiziano maturata in anni di lavoro come medical writer. Oltre a suggerire il modo più adeguato di scegliere le fonti, usare grassetti, corsivi e citazioni, Cornegliani mette in guardia i traduttori dai numerosi scivoloni linguistici causati dall’assonanza tra inglese e italiano. Una somiglianza di suoni che, spesso, induce il traduttore a una trasposizione erronea del testo e, dunque, a veicolare informazioni inesatte al lettore. Pensando a questo, Cornegliani compila una ricca tabella che confronta i termini inglesi con le traduzioni errate e quelle corrette in italiano. Trovo molto utile anche la definizione delle figure professionali che ruotano attorno alla scrittura, traduzione e divulgazione dei testi medico-scientifici: c’è troppa confusione a riguardo, ed è giusto fare un po’ di ordine.

La seconda parte, a cura di Cristina Rigutto, è dedicata ad abstract, presentazioni e poster. Cristina è prodiga di consigli per le diverse soluzioni di supporto e visualizzazione. È una sezione molto interessante anche per chi non ha mai realizzato una presentazione o un poster ma, chissà, potrebbe farlo in futuro. Ho molto apprezzato i consigli della Rigutto perché, lo ammetto, non avevo mai posto la giusta attenzione a quanto la scelta di font, colori, struttura dei grafici, e creazione delle slide fossero determinanti per fare in modo che chiunque, anche chi ha difficoltà visive o disturbi come ipovisione e daltonismo, possa leggere e comprendere con agio le informazioni mediche diffuse su un poster o durante una presentazione. Cristina indica anche le norme redazionali per creare abstract in ottica SEO in modo da permettere ai propri contenuti di emergere tra tutti quelli del web e, soprattutto, per consentire alle pubblicazioni condivise di essere trovate con facilità all’interno dei canali dedicati alla comunicazione medico-scientifica, come Pubmed.

Del Manuale di redazione medico-scientifica, abstract, presentazioni e poster ho apprezzato tutto, a partire dalla citazione di Mark Twain in epigrafe: Fai attenzione quando leggi un libro di medicina. Potresti morire per un errore di stampa.

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