La scorsa settimana è stata diffusa una notizia shock che, sin dalle poche parole di un titolo, sembrava annullare decenni di studi e certezze scientifiche: il cancro dipende dalla sfortuna. Allora la prevenzione e gli esami di routine sono inutili? Certo che no! Facciamo chiarezza sulle parole usate nell’abstract di un paper su Science.
Categoria: Scrivere per il web
Salute in rete: i competitor sono importanti!
La quasi citazione del titolo introduce il tema di questo post: i competitor sono importanti e, dunque, è necessario studiarli. Qualche settimana fa ho suggerito chi seguire per imparare a scrivere di salute sul web. Oggi torno sul pezzo per aprire altre riflessioni e dare qualche indicazione in più. Per esempio: hai mai pensato ai competitor?
Cose di salute. Di che parlo oggi?
Ogni giorno un web writer si alza ed esclama: E mo’, che scrivo?
Anzi no. Ogni giorno un web writer di alza, apre un documento su Google drive, un taccuino su Evernote e dice: Bene, oggi scrivo della piorrea, domani tocca al morbillo. Qual è la differenza tra i due? Il primo è un web writer che improvvisa, il secondo è un professionista organizzato che ha il suo bel calendario editoriale e non conosce cosa sia il panico. Ok, sto esagerando.
Salute in rete: chi seguire per imparare?
Articolo aggiornato il 3 dicembre 2016.
Sai perché è nato Scrivere di salute? Per saperlo puoi fare un salto nella pagina progetto, ma scommetto che hai fretta quindi te lo riepilogo nelle tre domande che mi sono posta quando ho cominciato a occuparmi di questo tema per lavoro: qual è il modo migliore per comunicare la salute? Cosa studio? E soprattutto, da chi posso imparare?
Torno agli interrogativi che mi hanno spinto a cercare confronto in rete perché voglio indicare i professionisti che hanno trovato posto nel mio Feedly alla voce comunicatori medico-scientifici e che, forse, possono diventare anche i tuoi punti di riferimento.
Emorroidi. O contro il perbenismo della lingua
Questo è un post contro il perbenismo della lingua e chi mi dice che schifo, MG!
Ok, ma come scrivo emorroidi senza dirlo? Vediamo cosa si dice in rete. Continua la lettura
Mi dici un sinonimo di paziente?
A tutti coloro che vogliono vincere facile dico subito che, in questo caso, comprensivo, magnanimo, tollerante, indulgente e accondiscendente non sono risposte corrette. Cerco un sinonimo di paziente per indicare una persona malata in attesa di cura. Se pensi che sia difficile trovare un termine calzante, significa che stai sperimentando una delle difficoltà di scrivere di salute: i sinonimi.
Aggettivi e avverbi sono accessori pericolosi
Ho già parlato dell’importanza del titolo, ricordi? Ho detto che deve essere giocoso e attraente, ma ho detto anche che – in caso di salute – il titolo va maneggiato con cura. Adesso ti chiedo di rileggere il titolo di questo post. Noti qualcosa di particolare? Fossi in te, farei attenzione alle ultime due parole: accessori e pericolosi. Continua la lettura
#FateVedereLeTette… a un medico
Il fiocco rosa sul petto delle donne ci ricorda che ottobre è il mese della prevenzione e della lotta contro il tumore al seno, e che in questi giorni in tutta Italia ci sono incontri, iniziative e soprattutto visite di controllo gratuite. Da anni, associazioni autorevoli come la LILT, solo per citare la più nota, promuovono la cultura della prevenzione con la diffusione di brochure informative, interviste agli oncologi e motivando la necessità di uno screening periodico. Per raggiungere l’obiettivo, è innegabile il ruolo svolto dai siti web e dai social network, in molti casi determinanti per amplificare il messaggio della prevenzione oncologica al seno e generare una sorta di effetto eco per cui, se una donna ha fatto visita, mammografia e screening, altre donne faranno lo stesso perché incoraggiate dal buon esempio. Quest’anno, in un contesto così virtuoso, all’improvviso è arrivato l’hashtag #FateVedereLeTette che di seguito indicherò con l’acronimo #FVLT. Continua la lettura
Pensi di parlare a un medico, e invece no
Chi commenta un post di salute lo fa pensando che a rispondere sia sempre un medico pronto a dare il suo consiglio. A volte è vero e molte altre no: e quindi, che si fa?
Sala d’attesa 2.0. Medici e pazienti si incontrano online
C’era una volta la sala d’attesa in cui ogni paziente, rispettoso della propria e dell’altrui privacy, aspettava in silenzio il suo turno per parlare con il medico. Le cose, però, sono cambiate: il malato ha smesso di essere passivo e ha di fatto rivoluzionato il rapporto medico-paziente grazie al web. Continua la lettura